CELLOGUM L 25 Kg

COMPOSIONE

Soluzione acquosa di E466 carbossimetilcellulosa sodica (5%), E220 anidride solforosa (0,3% ± 0,15%).

CARATTERISTICHE GENERALI

Aspetto: soluzione limpida, incolore, con odore di anidride solforosa.

Cellogum L è una soluzione acquosa a base di carbossimetilcellulosa sodica a bassa viscosità ed elevato grado di sostituzione, specifica per l’applicazione enologica e conforme al Codex Œnologique International.

Utilizzato nella preparazione dei vini, inibisce la formazione e l’accrescimento dei cristalli di bitartrato di potassio e previene così la comparsa di precipitati in bottiglia.

Cellogum L ha un’efficacia duratura (3-4 anni) e permette di ridurre, ed in taluni casi di eliminare completamente, l’uso di trattamenti stabilizzanti di tipo fisico come il trattamento a freddo e l’elettrodialisi, con un evidente riduzione del costo energetico e dei tempi di lavorazione.

La forma liquida permette un uso semplice ed immediato della carbossimetilcellulosa (CMC), ne consente l’impiego anche nelle cantine che non dispongono di acqua calda ed evita la preparazione lunga e laboriosa del prodotto polvere.

La carbossimetilcellulosa (CMC) di cui si compone Cellogum L non ha alcun impatto negativo sulla qualità sensoriale del vino, non è allergenica e non deriva da organismi geneticamente modificati.

APPLICAZIONI

Stabilizzazione tartarica di vini fermi e spumanti.

DOSI

Da 100 a 200 ml/hl (dose massima legale nella UE).

ISTRUZIONI PER L’USO

Aggiunta del prodotto al vino

1. Diluire Cellogum L in una quantità di vino pari almeno a 3-4 volte il suo volume (ad esempio, aggiungere 1 litro di Cellogum L in 3-4 litri di vino).

2. Agitare bene e lungamente per assicurarsi la perfetta omogeneizzazione di Cellogum.

3. Lasciare riposare almeno 2-3 ore.

4. Mescolare la soluzione di Cellogum L e vino ed aggiungerla nella massa da trattare, possibilmente utilizzando un tubo Venturi e avendo cura di ben omogeneizzarla in tutta la massa.

ATTENZIONE: una cattiva omogeneizzazione del prodotto all’interno della massa di vino può causare problemi in filtrazione.

Cellogum L va utilizzato in vino già chiarificato, perfettamente limpido (possibilmente con NTU<1), non molto freddo (si consiglia una temperatura > 12°C), stabile proteicamente e pronto per l’imbottigliamento.

La CMC reagisce fortemente con le sostanze proteiche, e in particolare con il lisozima, causando intorbidamenti e formazione di precipitato. Prima di utilizzare Cellogum L quindi, bisogna assicurarsi che il vino

 sia stabile proteicamente;

 non contenga proteine di chiarifica residue;

 non contenga lisozima;

 non venga trattato a posteriori con lisozima.

Cellogum L va aggiunto al vino almeno 24 - 48 ore prima dell’imbottigliamento.

Intervalli di tempo più brevi tra aggiunta del prodotto e inizio dell’imbottigliamento potrebbero causare una riduzione della filtrabilità o la colmatazione dei filtri. In ogni caso, si raccomanda di valutare l’indice di filtrabilità prima di procedere con l’imbottigliamento.

Cellogum L va aggiunto al vino almeno 48 ore – meglio una settimana -prima dell’imbottigliamento, in vino già chiarificato, privo di sostanza colorante instabile, perfettamente limpido e pronto per l’imbottigliamento. Intervalli di tempo più brevi tra aggiunta del prodotto e l’inizio dell’imbottigliamento potrebbero causare una riduzione della filtrabilità o la colmatazione dei filtri. Si raccomanda di valutare l’indice di filtrabilità prima di procedere con l’imbottigliamento.

Per affinità di carica, la CMC reagisce con la sostanza colorante instabile facendola precipitare. Specialmente nei vini giovani, è consigliato effettuare un trattamento stabilizzante (chiarifica e/o passaggio a freddo) e prove preventive di laboratorio prima di aggiungere Cellogum L. In ogni caso, non si esclude il rischio di ulteriori precipitazioni e intorbidamenti, favoriti in particolare dall’esposizione del vino alle basse temperature. L’aggiunta di gomma arabica Maxigum in combinazione a Cellogum L aiuta a prevenire la precipitazione di materia colorante.

Per tutte le applicazioni sopra descritte, al fine di definire la corretta dose di impiego di Cellogum L, si consiglia di effettuare delle prove preliminari di laboratorio con dosi crescenti di prodotto e valutare il grado di stabilità tartarica e colloidale del vino con i metodi normalmente in uso (test a freddo, conducibilità elettrica, test di stabilità del colore, test a caldo ecc.).

Non sono state verificate interazioni negative tra Cellogum L e altri coadiuvanti enologici come acido meta tartarico, tannini e gomma arabica.

Per una più precisa messa a punto del processo di stabilizzazione colloidale, si consiglia di consultare il servizio tecnico Enartis.

Prodotto per uso enologico, secondo quanto previsto da:

Reg. (CE) N. 606/2009

Prodotto composto da sostanze conformi alle caratteristiche richieste da:

Codex Œnologique International

Regolamento (UE) N. 231/2012